26 99 8625 KM
La scelta del lavoro in vigna viene fatta nel rispetto degli esseri viventi, nel rispetto delle piante, nel rispetto della terra e nel rispetto della salute. Le viti sono certificate biologiche da novembre 2017. Il mio stage presso Patrick Meyer mi ha permesso di apprendere e acquisire le competenze per praticare la biodinamica. I miei appezzamenti ricevono ogni anno i preparati biodinamici fondamentali, ovvero il 500P (sterco di corno preparato) e il 501 (silice di corno).
Per quanto riguarda il lavoro sul terreno, sto pensando di implementare una soluzione che richieda il minor traffico e quindi la possibile compattazione. Cerco di gestire la realizzazione di un inerbimento controllato, un apporto di elementi minerali e di sostanza organica, fondamentali per la robustezza della pianta e la strutturazione del terreno. Vorrei applicare TCS, tecniche di coltivazione semplificate, che attraverso un processo di semina diretta permettono di ottenere un'elevata densità di piante che una volta distrutte creeranno una pacciamatura protettiva e nutriente. Un appezzamento, quello di Ménétrol, è gestito senza alcuna meccanizzazione. È la trazione animale, il cavallo, che contribuisce al corretto funzionamento della vita microbica. I trattamenti seguono le indicazioni del disciplinare dell'agricoltura biologica. Utilizzo quindi zolfo e rame a cui aggiungo tisane e decotti vegetali per ridurre le dosi prescritte dalle case produttrici. Insomma, cerco di seguire il disciplinare Demeter, certificazione che richiederò quando le mie viti saranno certificate biologiche.
Bevendo vino naturale dal 2003, non potevo fare altro nella mia carriera di vignaiolo. Non aggiungo alcun input enologico durante la vinificazione. I vini non vengono né filtrati né solforati prima dell'imbottigliamento. L'obiettivo è ottenere vini schietti, freschi, generosi e di elevata bevibilità. Per fare questo la raccolta viene effettuata manualmente in cassette da 18 kg per il totale rispetto del raccolto e la minor schiacciatura possibile. Gli albumi vengono pressati delicatamente e lentamente. I rossi vengono tiniati a grappolo intero per macerazioni più o meno lunghe a seconda del prodotto finale desiderato. I vini fermentano con lieviti indigeni e vengono affinati, in vari contenitori, sulle fecce fini. Il periodo riproduttivo non è fissato in anticipo. Evolve secondo il vino, il suo gusto e le sue potenzialità. Questi processi permettono ai vini di conservare un forte potenziale aromatico e di esprimere al meglio il terroir da cui provengono.
Nessun vino aranciat al momento.
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