Dicembre 17, 2024 - 3 Commenti
Prosecco, Crémant, Pet Nat, conoscete le differenze?
Questi vini effervescenti illuminano le tavole e i momenti di festa. Ecco una guida rapida per comprenderne le differenze!
Tre principali metodi di produzione di vini effervescenti:
1. Il metodo ancestrale: il metodo più antico per produrre vino effervescente
Dopo la vendemmia, l'uva viene pressata per estrarne il succo. Questo viene lasciato fermentare in una vasca, dove i lieviti naturalmente presenti sulla buccia dell'uva avviano il processo di fermentazione. Il succo in fermentazione viene poi imbottigliato quando contiene ancora zuccheri residui. La fermentazione riprende in bottiglia, trasformando gli zuccheri in alcol e producendo CO₂, che è responsabile delle bollicine.
Esempio: il Pet’ Nat
Il termine Pet’ Nat si riferisce ai pétillants naturels, sinonimo di vino con bollicine. Non esiste una regolamentazione nazionale o europea specifica per questa dicitura, che non rientra in una DOC. Il Pet’ Nat è prodotto con il metodo ancestrale, praticato in molte regioni vinicole del mondo. In Francia, ad esempio, si produce nella Loira, nel Languedoc e in Alsazia, ma si trova anche in Italia, Spagna, Australia e altri paesi.
I vitigni utilizzati per il Pet’ Nat variano molto in base alla regione, essendo spesso quelli locali disponibili per i produttori. I vitigni bianchi producono Pet’ Nat freschi e aciduli, mentre quelli rossi danno vini più strutturati o rosati. Il periodo di affinamento è generalmente più breve rispetto ai vini effervescenti prodotti con il metodo tradizionale.
2. Il metodo tradizionale
Dopo la vendemmia, l'uva viene vinificata come un vino fermo. La prima fermentazione avviene in vasca. Successivamente, il vino viene imbottigliato e si aggiunge il liqueur de tirage, composto da zucchero, lieviti e vino invecchiato. Questa seconda fermentazione, chiamata “presa di spuma,” trasforma lo zucchero in alcol, produce anidride carbonica e forma un deposito.
Seguono l’affinamento e il remuage. Le bottiglie vengono conservate a basse temperature per diversi mesi, secondo le regole dell’appellazione. Il remuage consiste nel ruotare le bottiglie inclinate verso il basso per raccogliere il deposito nel collo. Questo viene poi eliminato tramite il dégorgement. Infine, si aggiunge il liqueur de dosage, una miscela di zucchero di canna puro o mosto concentrato rettificato. La quantità di zucchero determina la categoria del vino: Brut, Extra Brut, Sec, Demi-Sec o Doux.
Esempi:
- il Crémant
Il Crémant è un vino effervescente a denominazione d’origine controllata (DOC), prodotto secondo il metodo tradizionale. Otto regioni francesi sono coperte da una DOC: Alsazia, Bordeaux, Borgogna, Die, Jura, Limoux, Loira e Savoia. Si utilizzano sia vitigni dello Champagne (Pinot Bianco, Chardonnay) sia vitigni locali, come il Riesling in Alsazia o lo Chenin Blanc nella Loira. Il disciplinare richiede un affinamento minimo di 12 mesi. Alcuni vignaioli, tuttavia, producono vini effervescenti con il metodo tradizionale ma al di fuori del quadro DOC. Questi sono venduti come Vin de France e chiamati “vini metodo tradizionale,” non Crémant.
- lo Champagne
Lo Champagne è un Crémant, ma questa denominazione si riferisce esclusivamente ai Crémant prodotti nella regione Champagne. Questi vini sono regolati dalla DOC Champagne dal 1936 e la zona di produzione è delimitata a 34.000 ettari. La legislazione stabilisce che solo i vini prodotti nell’area della DOC Champagne possono utilizzare il termine “metodo Champenois.” Tuttavia, dal punto di vista tecnico, il metodo è identico a quello tradizionale. Il disciplinare dello Champagne è molto preciso: prevede, ad esempio, un affinamento minimo di 15 mesi. I vitigni tipici della regione sono Chardonnay, Pinot Nero e Meunier.
3. Il Metodo Martinotti-Charmat: fermentazione in autoclave
Questo metodo si basa sugli stessi principi del metodo tradizionale, ma presenta una differenza significativa: la seconda fermentazione avviene in un'autoclave sotto alta pressione, e non in bottiglia. Dopo la vinificazione del vino base, la presa di spuma avviene in autoclavi chiuse che contengono il vino fermo, a cui si aggiungono lieviti, zucchero e vino. Questa tecnica è meno costosa e, di conseguenza, considerata meno prestigiosa.
Esempio: il Prosecco
Il Prosecco convenzionale è un vino spumante regolato dalla Denominazione di Origine Controllata (DOC) o dalla DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), riconosciute come garanzia di qualità superiore. Il Prosecco viene prodotto nel Nord-Est dell’Italia, tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia (24.000 ettari). Il vitigno caratteristico è il Glera, spesso assemblato con altri vitigni autoctoni come Perera, Verdiso o Pinot Grigio.
Attenzione: non tutti i Prosecco seguono questo metodo di produzione. Il Prosecco col fondo è un vino tradizionale ottenuto tramite una rifermentazione naturale in bottiglia, senza filtrazione né sboccatura. Il mosto fermenta in vasche d’acciaio inox per ottenere il vino base. Questo vino viene imbottigliato con lieviti naturali e zuccheri residui. In bottiglia, la fermentazione produce bollicine e i lieviti si depositano sul fondo (col fondo).
Da ricordare!
- Lo champagne rientra nella categoria dei crémant, ma viene prodotto esclusivamente nella regione dello Champagne, con un periodo di affinamento più lungo e vitigni specifici.
- Il metodo champenoise si riferisce ai vini spumanti prodotti nella regione dello Champagne in Francia. La produzione segue un disciplinare rigoroso, protetto dal 1936 con la denominazione AOC Champagne.
Link utili
- Associazione degli Champagne Biologici (FR)
- Per l'eliminazione degli erbicidi nell'AOC Champagne (FR)
- Cos'è lo champagne naturale?