Gennaio 29, 2025 - 2 Commenti
Vini Selvaggi
Domenica 9 e lunedì 10 marzo 2025
11:00 - 20:00 - Quartiere San Paolo, Roma, Italia
Dal suo lancio nel 2019, Vini Selvaggi si è affermato come un evento imprescindibile nel mondo del vino naturale. A differenza dei grandi eveni tradizionali organizzati da distributori o associazioni, questo evento con sede a Roma si distingue per la sua totale indipendenza e per dare spazio a vignaioli che altrimenti rischierebbero di rimanere nell'ombra.
«Sentivamo il bisogno di organizzare un evento che rappresentasse la 'nuova onda' di produttori di vino naturale», spiega Lorenzo, organizzatore dell’evento. «Non abbiamo mai cercato di invitare le 'superstar' già affermate. La nostra missione è sempre stata quella di esplorare la scena underground delle aziende veramente naturali, ancora poco conosciute dagli appassionati.»
Per l’edizione del 2025, Vini Selvaggi ospiterà più di 100 aziende provenienti da Italia, Francia, Spagna, Slovenia, Slovacchia, Albania, Austria e Germania, offrendo un’immersione nei vini più innovativi d’Europa. Vini Selvaggi seleziona i vignaioli come un festival di musica indipendente, privilegiando le storie che si celano dietro ogni produttore piuttosto che seguire le tendenze del settore.
«Nutriamo un profondo rispetto per ogni vignaiolo presente ai nostri eventi. Non importa se un vino è 'buono' o 'cattivo' secondo i nostri gusti personali – ciò che conta è l’integrità del progetto» spiegano gli organizzatori. Piuttosto che privilegiare i négociant o chi si limita a commercializzare etichette "naturali", la fiera dà priorità ai produttori che lavorano direttamente la terra, adottando pratiche agricole sostenibili e a basso intervento.
«Per Vini Selvaggi, l’aspetto agricolo è essenziale affinché un vino sia davvero naturale» affermano. «Nel corso degli anni, abbiamo raramente invitato produttori che non fossero anche agricoltori.» Mentre il vino naturale vive una vera esplosione di popolarità, alcuni produttori adottano un approccio rigido e purista, che può portare a bottiglie instabili e difettose. Vini Selvaggi non teme di mettere in discussione questa mentalità.
«È ora di superare l’ideologia dello 'zero-zero', che ha causato più danni che benefici» dichiarano. «Troppa ortodossia ha portato a vini imbevibili, fallimenti commerciali e una cattiva immagine per il movimento.»
Invece, promuovono un approccio equilibrato, ispirandosi a pionieri come Josko Gravner, Paolo Bea e Lino Maga, che padroneggiano l’arte della vinificazione naturale utilizzando la solforosa, solo se necessario. «Un buon vino può rimanere naturale anche con una piccola quantità di solforosa come conservante» precisano.
Osservano inoltre un ritorno all’autenticità e al terroir, lontano dalle mode passeggere. «Molti produttori di vino stanno tornando a macerazioni più brevi, vendemmiando a piena maturazione—basta con i vini acerbi!—e si stanno allontanando dal produrre pet-nat solo per il gusto di farlo», dicono. Per loro, il futuro del vino naturale è chiaro: «Se togli a un vino la sua identità territoriale e le sue radici agricole, diventa solo un’altra bevanda.»
Un’edizione ambiziosa
Quest’anno, Vini Selvaggi si terrà nel quartiere San Paolo, in uno spazio di 2.500 m², con aree dedicate a conferenze, degustazioni e discussioni sul futuro del vino naturale. «Dopo il COVID, avevamo bisogno di ballare e festeggiare. Ora è tempo di riflettere sulle sfide che ci attendono» spiegano.
Nonostante il tono più riflessivo, l’atmosfera rimane vivace e informale, con un’offerta gastronomica diversificata e inclusiva, a soli cinque minuti a piedi dalla metropolitana.
Perché Vini Selvaggi è importante?
Per molti vignaioli, la sfida più grande è coltivare senza compromessi producendo vini vibranti e tecnicamente impeccabili. «La vinificazione naturale non è improvvisazione – richiede studio, esperienza e il coraggio di abbandonare ciò che non funziona» sottolineano gli organizzatori. Vini Selvaggi offre a questi produttori un’occasione essenziale per connettersi con il mercato dinamico del vino naturale di Roma, oltre che con un pubblico globale di appassionati e professionisti.
Per chi vuole scoprire la scena underground del vino naturale, questo evneto rappresenta un’occasione unica per assaggiare, imparare e incontrare i vignaioli che ne stanno plasmando il futuro.
Link per i biglietti