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Dagli anni '70, mio padre Paul Giboulot, pioniere della viticoltura biologica, ha rivolto la sua attenzione alla viticoltura biologica. verso il lavoro della vite in biologia. Ha difeso – prima delle mode - l'aratura, il compostaggio, l'utilizzo di materiali rispettosi della vita del suolo e della biodiversità, il “farming” in cantina morbido » per un'espressione senza artifici di ogni trama (clima).
Caduto nel calderone degli organici fin da quando ero un minot (“piccolo” in patois borgognone) e ispirato da dai valori e dal buon senso di questa eredità contadina, mi sono ambientato nel 1985 e ovviamente ha fatto la scelta immediata della produzione biologica. In effetti, cosa potrebbe esserci di più naturale? Nel 1996 tutta la tenuta è biodinamica. Oggi produco su 12 ettari di cui 5,30 ettari nella Côte de Beaune blanc in tre località: Grande Châtelaine, Les Pierres Blanches e La Combe d'Eve. E poi ovviamente Saint-Romain e le Hautes Côtes de Nuits, Rully Premier cru « La cameriera » e inoltre, l'ultimo della tenuta che ha tutte le caratteristiche per essere un grande... ai piedi delle colline, Les Terres Burgondes, un IGP ripiantato con Pinot Nero, Pinot Beurrot e Chardonnay.
Purezza, perché è così che amo e amerò sempre i vini. Senza deviazioni, direttamente nei bicchieri, con il frutto e/o la mineralità del vino. che si esprime senza artifici. Per questo scelgo di limitare l'uso del legno, in particolare di botti nuove. Carattere Il viticoltore ha carattere, anche la vite ce l'ha. Ogni appezzamento è diverso, per il suo orientamento, per il metodo di impianto, per la vicinanza del terreno. con il bosco o l'acqua, i terreni ovviamente, l'età della vite….
E soprattutto, il carattere dell'annata, annata calda o fredda, anticipata o tardiva, data di fioritura e di raccolto. Grande o modesto; Tutti i terroir e le annate sono importanti e vanno rispettati. affinché il vino parli con il suo temperamento e racconti belle storie, diverso ogni volta. Tipicità In viticoltura meno equivale a più. Vale a dire, meno interrompiamo il funzionamento naturale dei suoli, la loro rigenerazione da parte dei microrganismi, meno interveniamo nella catena della biodiversità. e sempre più ci muoviamo verso vini che esprimono la verità e complessità delle loro terre. È il paradosso del biologico… meno interventi che confondono i confini e più autenticità.
Nessun vino rosato al momento.
Nessun vino aranciat al momento.
Nessun vino spumante al momento.
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