Tutto è iniziato con scarpe troppo strette. Camminando verso un'altra direzione. Mi chiamo Simone Ambrosini, ho studiato enologia e viticoltura e ho lavorato per diverse cantine in Italia e all'estero. Nel 2018 ho smesso di fare vino per le aziende e ho iniziato a spremere l'uva con le mie mani orchestrate dalle mie idee. Senza terreno, senza cantina e senza trattore. direi un inizio perfetto Attraverso il passaparola ho trovato mezzo ettaro di vigneto sui Colli Berici in provincia di Vicenza, la mia terra natale. Ho iniziato a lavorare tutto da solo, un paio di stivali, delle forbici e il mio furgone che si è trasformato in un trattore. L'uva c'è, ma la cantina? Ho bussato alla porta di diversi produttori di vino chiedendo di essere ospitato e solo poche settimane prima della vendemmia ho trovato un molo dove attraccare. Di anno in anno, infatti, un girovago di cantina in cantina. La prima vendemmia è iniziata nel 2018, è andata bene. In realtà è andata benissimo considerando i vari rischi. Uve trattate solo con rame e zolfo, raccolte a mano in piccole cassette, fermentazione spontanea, zero additivi chimici, una simbolica dose di solfiti e nessuna filtrazione. Per non parlare delle contingenze e dei compromessi adottati. Tutti i vini, infatti, sono nati e cresciuti sotto le stelle: per ragioni di spazio le vasche si sono accampate all'aperto, lasciandosi accarezzare da sole, pioggia, vento e neve. Indomito davvero. Inizialmente i vini dovevano essere 2, ma ne sono usciti 5, più una birra acida fermentata con mosto. Tale era la fame di creare ed esplorare che non ho contenuto il mio desiderio di creare. Nella primavera del 2019 ho affittato 2,5 ettari di vigne vecchie nel paese di Arcugnano sopra il Lago di Fimon; Indomiti comincia ad assomigliare ad una fattoria, la strada è ancora lunga e la voglia di camminare è sempre presente. Tutto è iniziato con scarpe troppo strette. E ora, davvero, le scarpe calzano meglio.

Informazioni

Nome azienda vinicola:
Indomiti
Nome vignaiolo/a:
Simone Ambrosini
Paese:
Italia
Regione:
Veneto
Denominazioni:
Vin de Pays
Varietà di uva:
Moscato, Sauvignon, Tai rosso, Garganega, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Tai Rosso, Pinot Blanc

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It all started with shoes that were too tight. Walking towards another direction. 
My name is Simone Ambrosini, I studied enology and viticulture and I worked for several wineries in Italy and abroad. In 2018 I stopped to make wine for the companies and I started to squeeze the grapes with my hands orchestrated by my ideas. Without land, without cellar and without tractor. I would say a perfect start. Through word of mouth I found half a hectare of vineyard on the Berici Hills in the province of Vicenza, my native land.
 I started to work it all by myself, a pair of boots, some scissors and my van that has turned into a tractor.
Grapes are there, but the cellar? I knocked on the door of several wine producers asking to be housed and only a few weeks before the harvest I found a pier where to dock. From year to year, in fact, a wanderer from cellar to cellar. 
The first harvest started in 2018, it was fine. Actually, it went super well considering the various risks. Grapes treated only with copper and sulfur, harvested by hand in small boxes, spontaneous fermentation, zero chemical additives, a symbolic dose of sulphites and no filtration. Not to mention the contingencies and compromises adopted. 
All the wines, in fact, were born and grew up under the stars: for reasons of space the tanks have camped in the open, letting themselves be caressed by sun, rain, wind and snow. Indomitable indeed. 
Initially the wines had to be 2, but 5 came out, plus a sour beer fermented with must. Such was the hunger to create and explore that I did not contain my desire to create. 
In spring 2019 I rented 2.5 hectares of old vines in the village of Arcugnano above Lake Fimon; Indomiti begins to resemble a farm, the road is still long and the desire to walk is always there. It all started with shoes that were too tight. And now, really, shoes fit better.

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